AMBIENTE: INQUINAMENTO DA MICROPLASTICHE, NON STIAMO FACENDO ABBASTANZA

24/08/2019 – L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) chiede un’ulteriore valutazione delle microplastiche nell’ambiente e dei loro potenziali impatti sulla salute umana, in seguito alla pubblicazione di un’analisi delle attuali conoscenze sulla presenza di microplastiche nelle acque potabili.  L’Organizzazione chiede inoltre una riduzione dell’inquinamento da plastica a salvaguardia dell’ambiente e della salute umana.

“Abbiamo urgentemente bisogno di saperne di più sull’impatto delle microplastiche sulla salute, perché sono ovunque, anche nella nostra acqua potabile”, afferma la dott.ssa Maria Neira, direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica, Ambiente e Determinanti Sociali della salute, presso l’OMS. “In base alle informazioni limitate che abbiamo, le microplastiche nell’acqua potabile non sembrano rappresentare un rischio per la salute ai livelli attuali. Ma dobbiamo saperne di più. Dobbiamo anche fermare l’aumento dell’inquinamento da plastica in tutto il mondo “.

Secondo l’analisi, che sintetizza le ultime conoscenze sulle microplastiche nell’acqua potabile, è improbabile che le microplastiche di dimensioni superiori a 150 micrometri vengano assorbite nel corpo umano e si prevede che l’assorbimento di particelle più piccole sia limitato. L’assorbimento e la distribuzione di particelle microplastiche molto piccole possono tuttavia essere più elevate, sebbene i dati siano estremamente limitati.

Sono necessarie ulteriori ricerche per ottenere una valutazione più accurata dell’esposizione alle microplastiche e dei loro potenziali impatti sulla salute umana. Queste includono lo sviluppo di metodi standard per misurare particelle di microplastica in acqua; studi sulle fonti e sulla presenza di microplastiche in acqua dolce; e l’efficacia di diversi processi di trattamento.

L’OMS raccomanda ai fornitori di acqua potabile e ai legislatori di dare priorità alla rimozione di agenti patogeni e sostanze chimiche microbiche che sono noti rischi per la salute umana, come quelli responsabili di malattie diarroiche. Ciò ha un doppio vantaggio: i sistemi di trattamento delle acque reflue e delle acque potabili che trattano il contenuto fecale e i prodotti chimici sono efficaci anche nella rimozione delle microplastiche.

Il trattamento delle acque reflue può rimuovere oltre il 90% delle microplastiche dalle acque reflue e il trattamento convenzionale dell’acqua potabile può rimuovere particelle più piccole di un micrometro. Una parte significativa della popolazione mondiale attualmente non beneficia di un adeguato trattamento delle acque e delle acque reflue. Affrontando il problema dell’esposizione umana all’acqua contaminata con le feci, le comunità possono affrontare contemporaneamente le preoccupazioni relative alle microplastiche.

Foto: https://sites.google.com/site/scuolapiancavallo/blog/microplastichecosasono

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *