CIBO E BENESSERE: I RISCHI PER LA SALUTE NON SONO SEMPRE VISIBILI

Nell’era moderna, l’immagine collettiva di “salute e benessere” è sempre più associata alla figura di un corpo snello e tonico.
Un interessante articolo di The Conversation, I’m not overweight, so why do I need to eat healthy foods?
ci fa acutamente notare che a prima vista, queste figure snelle siano in buona salute, ma non è sempre il caso di generalizzare.
Pensiamoci, abbiamo tutti quell’amico con pessime abitudini alimentari, stile di vita sedentario, e una forma fisica invidiabile nonostante tutto.

In questi casi, se non sussiste il motore della ricerca del corpo perfetto, qual è l’impulso per evitare le tentazioni poco salutari?

È sempre più d’uso comune, “catalogarci” attraverso il calcolo dell’Indice di Massa Corporea (BMI).
Questo semplice screening originariamente è stato progettato per monitorare il peso delle popolazioni, e risulta essere un indicatore non troppo efficace per la misurazione dello stato individuale.
Difatti, le variabili considerate, peso e altezza, non sono discriminatorie della percentuale di grasso e di muscolo, ad esempio.

Esiste un sottoinsieme di popolazione conosciuta come “individui metabolicamente obesi e normopeso”.
Queste persone, non sono obese nell’accezione comune, ma lo sono metabolicamente – per l’insulino-resistenza, il diabete di tipo 2 o l’ipercolersterolemia. Altre, soffrono di gravi carenze nutrizionali, come le ipovitaminosi (carenza di vitamine) fondamentali per il corretto funzionamento delle funzioni vitali.

I rischi per la salute, non sono sempre visibili.

Per questi motivi, la ragione più convincente per mantenere uno stile di vita sano, con tutti i sacrifici che comporta, non è solo l’attesa prova costume, bensì il benessere.
Potrà sembrare banale, ma importanti studi di tutto il mondo si uniscono nell’affermare che l’esercizio fisico regolare, una dieta ricca di cibi e cereali integrali, oli salutari e pochi zuccheri e sale, concorrono al perseguimento di una vita più sana, per noi, e per i nostri figli.

 

B.F.

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