COVID-19: caso confermato o sospetto? facciamo chiarezza

In una situazione complessa come quella che l’ intera popolazione mondiale sta vivendo è importante aver ben chiaro la definizione di concetti chiave come quello di “Caso Sospetto”, “Caso probabile”, “Caso Confermato” e “Contatto stretto”. La motivazione per cui è necessario avere una definizione quanto più omogenea non è solo legata alle necessità scientifiche di fare studi epidemiologici strutturati ma anche di poter agire in modo armonizzato all’interno di Paese. Un omogeneità nelle definizione ha un effetto positivo sull’organizzazione della logistica necessaria per intervenire. La presenza di un alto numero di casi confermati in una specifica zona vorrà dire mettere in atto tutta una serie di procedure e protocolli che son ben diverse dalle procedure necessarie in caso di presenza di un alto numero di casi sospetti o di contatti.

Detto ciò, specialmente in condizioni sanitarie complesse e in continua evoluzione come quella che il coronavirus sta causando, le definizioni possono cambiare nel momento in cui si è identificato uno specifico fattore che era sconosciuto prima. È per questo motivo che è importante come cittadini essere aggiornati su queste definizioni, tenendo presente che nonostante la comunicazione tra i vari Paesi su questo tipo di aspetti è costante, ci possono comunque essere delle discrepanze che possono essere dovuti a fisiologici ritardi nella comunicazione tra i Ministeri, aspetti legislativi o una diversa struttura del sistema sanitario nazionale.

Le definizioni di “Caso Sospetto”, “Caso probabile”, “Caso Confermato” e “Contatto stretto” in Italia, secondo il Ministero della Salute Italiana, aggiornato al 9 Marzo 2020, lo potete trovare qui.

Le definizioni di “Caso Sospetto”, “Caso probabile”, “Caso Confermato” e “Contatto stretto” in Europa, secondo l’ European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), aggiornato al 2 Marzo 2020, lo potete trovare qui.

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