PLASTICA: CONSIGLI PRATICI E DIVERTENTI PER INIZIARE AD ELIMINARLA

Sandra Laville, corrispondente per le tematiche ambientali del The Guardian, ci suggerisce pochi e semplici comportamenti per contribuire a salvare noi e il nostro pianeta dall’invasione della plastica.

Sentiamo spesso parlare di inquinamento ambientale e di come la plastica sia il materiale più demonizzato.
Ma stiamo facendo realmente qualcosa per cambiare la situazione?

Se non dovessimo apportare cambiamenti e soluzioni tangibili, il pronostico sarà che entro il 2050 – non è poi così tanto lontano – nei nostri mari ci sarà più plastica che pesci (in termini di peso).
Andremo a fare snorkeling per guardare bellissimi esemplari di bottiglie di plastica?

La produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni nel 1964 agli oltre 310 milioni attuali.
Ogni anno oltre 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei nostri mari e oceani, e ad oggi si stima che ve ne siano più di 150 milioni di tonnellate.
Nel frattempo, la produzione di plastica vergine continua a ritmo serrato e si prevede che aumenterà del 40% nei prossimi 10 anni, poiché nonostante tutto, sono sempre più i prodotti composti da plastica vergine piuttosto che riciclata.

Ma noi cosa possiamo fare?

Evidenze hanno dimostrato che la pressione dei consumatori può forzare il cambiamento.
Ad una domanda, corrisponderà sempre un’offerta.
Quasi un quarto dei consumatori intervistati dal The Guardian all’inizio dell’anno ha dichiarato di essere estremamente preoccupato per gli imballaggi in plastica. Più della metà ha affermato che stavano facendo quello che era loro possibile per ridurre l’uso della plastica.

In Australia, la pressione dell’opinione pubblica ha portato molti supermercati a eliminare gradualmente i sacchetti di plastica monouso. L’Islanda invece si è impegnata a eliminare gli imballaggi di plastica sui propri beni in soli cinque anni.

Quindi cosa si può fare per ridurre il proprio ingombro di plastica e fare pressione su supermercati e produttori verso l’uso di plastica riutilizzabile e riciclata? Ecco 10 suggerimenti principali:

  1. Semplice, inizia dalla tua casa. Guardandoti in giro, renditi conto di quanta plastica c’è, e di quanta potrebbe non essere essenziale. Bottiglie di bagnoschiuma, shampoo, detersivo.. Esistono soluzioni alternative, come il sapone naturale o prodotti in confezioni riciclate. Si può comprare il detersivo liquido in bottiglie riciclate e trovare supermercati nei quali è possibile ricaricarlo nelle stesse.
  2. Solo negli Stati Uniti per esempio, ogni anno vengono buttati 1 miliardo di spazzolini da denti in plastica, creando circa 50 milioni di chili di rifiuti. Prova a usare invece gli spazzolini da denti di bambù, che si biodegradano in soli 6 mesi.
  3. Utilizza borse della spesa in tessuto. Ormai ne fanno di così belle, che è impossibile non averne!
  4. Prova a comprare all’ingrosso e a mettere prodotti secchi come riso, pasta e lenticchie in barattoli di vetro per evitare l’acquisto di prodotti confezionati in plastica.
  5. Ricicla i vecchi giocattoli di plastica per bambini. Puoi donarli in beneficenza o nelle scuole, biblioteche e ludoteche della tua città.
  6. Ogni giorno solo nel Regno Unito vengono buttati 7 milioni bicchierini da caffè in plastica.
    Porta con te una tazza riutilizzabile, in commercio ce ne sono di bellissime e sono anche molto #instagrammabili. (Questo consiglio è più per i nostri amici stranieri – la maggior parte degli italiani beve il caffè nelle tazzine di ceramica rigorosamente al bancone del bar!)
  7. Non utilizzare le posate di plastica. Porta da casa una forchetta se devi pranzare fuori o usa un’alternativa compostabile.
  8. Non utilizzare la pellicola per avvolgere il tuo cibo. Esistono bustine sigillate riutilizzabili o piccoli contenitori, soluzioni più igieniche, colorate e ordinate.
  9. Utilizza un rasoio elettrico invece di uno monouso in plastica.
  10. Scrivi alle aziende le cui confezioni non sono riciclabili, chiedendo loro di prendere in considerazione l’utilizzo di materiali meno distruttivi. Se sei attivo sui social media, avvia una campagna per aumentarne la consapevolezza.
    Forza nei numeri!

 

B.F.

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