SALUTE MENTALE: L’OMS CLASSIFICA IL GAMING DISORDER COME DISTURBO MENTALE

14 gennaio – In un recente comunicato, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato l’eccessivo utilizzo dei videogiochi come problema di salute mentale e lo inserirà nella prossima edizione dell’International Classification of Diseases (ICD) con il termine di gaming disorder.

Non è nuovo che i videogiochi siano oggetto di critiche e finiscano sotto accusa, tuttavia è la prima volta che l’OMS include una dipendenza ‘tecnologica’ nella lista dei disturbi mentali.

Nel nostro paese, secondo i dati del 2017, almeno 900mila italiani sono affetti dalla malattia del gioco d’azzardo, cifra che appare in costante crescita a causa degli ulteriori spazi di gioco offerti da Internet.

La diffusione del gioco d’azzardo coinvolge anche i giovani e i bambini. Secondo quanto emerso dall’Osservatorio “Young Millennials Monitor – Giovani e Gioco d’Azzardo” di Nomisma-Unipol, in collaborazione con Università di Bologna, 1 milione e 240mila studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni giocano d’azzardo.

La dipendenza dal gioco e il nuovo gaming disorder potrebbero presto divenire delle patologie sociali dilaganti, qualora non vengano attuati degli efficaci ed opportuni interventi di sostegno, contrasto, ma soprattutto prevenzione e sensibilizzazione, in particolare nei confronti delle fasce d’età più giovani.

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