THE LANCET: DIETA SQUILIBRATA, TABACCO E MALATTIE MENTALI TRA LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE A LIVELLO GLOBALE

15 settembre – The Lancet ha pubblicato lo studio Global Burden of disease (GBD), la più accurata e completa analisi epidemiologica e osservazionale, a livello globale, sulla mortalità e morbilità, sull’aspettativa di vita, sulle principali cause di morte e sui fattori di rischio associati.

Lo studio che analizza l’andamento dal 1990 ad oggi e confronta le varie nazioni del mondo, consente di comprendere le sfide di salute globale da affrontare nel XXI secolo.

Il dr. Christopher Murray, direttore dell’Istituto per la misurazione e valutazione della salute (IHME) dell’Università di Washington, che ha condotto lo studio, afferma che “Malgrado il progresso nel ridurre la mortalità infantile e le morti per malattie infettive” con un calo da 16,4 milioni nel 1970 a meno di 5 milioni di morti sotto i 5 anni nel 2016 e una riduzione dei decessi per malattie infettive, grazie al miglioramento nei trattamenti – antibiotici, farmaci antivirali e vaccini, “ci troviamo di fronte a una triade di problemi – obesità, conflitti e malattie mentali – che tengono indietro molte nazioni e comunità”.

Nel 2016, infatti, il 72% dei decessi è stato causato da malattie non trasmissibili – non communicable diseases (NCDs). Le principali cause di morte nel mondo sono state le malattie cardiovascolari e il tabacco, insieme ai conflitti e le violenze, mentre le diete carenti in nutrienti e le malattie mentali hanno causato il maggior numero di malati.

Nello specifico le malattie cardiache hanno provocato 9,48 milioni di decessi nel mondo nel 2016, una crescita del 19% in 10 anni. I fattori di rischio ad esse associati sono legati alle abitudini e agli stili di vita delle persone. La dieta a basso contenuto di cereali integrali, frutta, noci e semi, olii di pesce ad esempio contribuisce all’aumento dell’obesità, dell’ipertensione, del diabete e dell’ipercolesterolemia. Specificando che una dieta squilibrata è la causa di 1 morte su 5.

Il tabacco è un altro principale fattore di rischio, da solo è stato responsabile di oltre 7,1 milioni di morti.

Lo studio ha inoltre rilevato l’aumento globale delle morti da armi da fuoco, conflitti e terrorismo, raggiungendo 150.500 morti nel 2016, in gran parte a causa dei conflitti in Nord Africa e Medio Oriente, un aumento del 143% negli ultimi 10 anni.

Le malattie mentali sono un altro rilevante peso nelle società, con 1,1 miliardi di persone affette da disturbi psicologici o psichiatrici e problemi di abuso di sostanze. I principali disturbi depressivi sono classificati nelle prime 10 cause di malattia globalmente.

Le morti per malattie infettive sono invece diminuite, fatta eccezione per quelle causate dalla tubercolosi estremamente resistente (XRT), aumentate del 67,6% in 10 anni, e quelle per la dengue, malattia infettiva trasmessa da vettore (zanzara Aedes), aumentate del 81,8% dal 2006.

Emerge inoltre che, nonostante l’aspettativa di vita sia in aumento in tutto il mondo – con una speranza di vita media di 75,3 anni per le donne e 69,8 per gli uomini, il Giappone in testa alla classifica (84 anni) e la Repubblica Centrafricana con il più basso (50 anni) – con essa sono aumentati anche gli anni in cui si vive in condizioni di scarsa salute. La percentuale di vita trascorsa in malattia è maggiore nei paesi a basso reddito.

B.A.

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