UN NUOVO CASO EBOLA NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO: INIZIATA LA CAMPAGNA VACCINALE

L’8 ottobre nella provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo è stato confermato un caso di Ebola, il 13 ottobre è iniziata un’importante campagna vaccinale contro il virus.

Le persone ad alto rischio, compresi i contatti stretti del caso confermato e i primi soccorritori, hanno ricevuto per primi il vaccino, mentre le autorità sanitarie stanno tracciando tutti i contatti.

Il caso confermato era un bambino di due anni morto il 6 ottobre in una struttura sanitaria locale.

Viveva nella stessa comunità dove altri tre membri della stessa famiglia erano morti a settembre dopo aver manifestato sintomi simili all’Ebola.

Circa 1000 dosi del vaccino rVSV-ZEBOV e altre forniture mediche sono state consegnate dalla capitale Kinshasa alla città di Goma nel Nord Kivu e circa 200 dosi sono state inviate a Beni City, che si trova vicino all’area sanitaria di Butsili dove è stato rilevato il caso confermato.

I vaccinatori utilizzano l’approccio della “vaccinazione ad anello”, in cui vengono vaccinati i contatti stretti e i contatti dei contatti.

“L’Ebola è una patologia molto infettiva ad alta letalità che può diffondersi in modo aggressivo e veloce. Ma i vaccini possono creare una barriera di protezione attorno ai casi, arrestando la catena di trasmissione, evitando un focolaio potenzialmente grande e salvando molte vite”, ha affermato il dott. Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’Africa. “La Repubblica Democratica del Congo sta guidando gli sforzi per fermare questa recente rinascita dell’Ebola, contando sulle competenze sviluppate nelle precedenti epidemie”.

Oltre a organizzare le attività di vaccinazione, i team di risposta alle emergenze stanno lavorando per tracciare i contatti, decontaminare gli spazi infetti ed intensificare la sorveglianza e i test. Sono già stati identificati più di 170 contatti e le squadre stanno tenendo monitorata la loro salute. Per sostenere le autorità nazionali negli sforzi della risposta, l’OMS ha rilasciato 200.000 dollari utilizzando il suo Fondo per le emergenze. L’OMS sta anche inviando cinque tonnellate di forniture, tra cui medicinali, dispositivi di protezione individuale e materiali di laboratorio.

Beni City è stato uno degli epicentri dell’epidemia di Ebola del 2018-2020 nella Repubblica Democratica del Congo e si trova a circa 50 km dalla città di Butembo in cui è scoppiata una nuova epidemia di Ebola all’inizio di quest’anno. Casi sporadici possono verificarsi a seguito di un grave focolaio, ma è necessario un ulteriore sequenziamento genomico del virus per determinare se il caso in questione è collegato ai precedenti focolai. Per questo il laboratorio dell’Istituto nazionale di ricerca biomedica della Repubblica Democratica del Congo a Kinshasa sta attualmente testando campioni del caso confermato per identificare il ceppo e capire se è presente un collegamento.

Fonte: WHO

Tatiana Pedrazzi

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