ROHINGYA: APPELLO ALLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE

17 settembre – La vita di 410.000 rifugiati dell’etnia Rohingya, in fuga verso il Bangladesh a causa delle violente persecuzioni in Birmania, è in grave pericolo per mancanza di cibo, acqua e rifugio.

È da decenni che il Bangladesh sta affrontando gli afflussi immigratori della minoranza musulmana   Rohingya, considerata illegale nella Birmania buddista.

“Molte persone varcano il confine esauste, affamate e disidratate”, ha dichiarato Mark Pierce, direttore per l’agenzia di aiuto Save the Children Bangladesh, “è fondamentale un’immediata risposta umanitaria da parte della comunità internazionale”.

Le piogge degli ultimi giorni hanno reso ancora più invivibili le già difficili condizioni degli sfollati, costretti a vivere per le strade colme di fango, riparandosi solo con foglie di bambù o imballaggi di plastica.

Le autorità bengalesi hanno annunciato di aver iniziato a trasferire circa 100.000 Rohingya in campi disegnati come punto di primo aiuto. L’UNICEF, insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha assicurato l’inizio di una campagna vaccinale contro il morbillo, la rosolia e la polio destinata a 150.000 bambini sotto ai 15 anni di età.

“Il morbillo è una malattia ad alta contagiosità e molto pericolosa, soprattutto per i bambini già deboli e denutriti”, ha affermato Edouard Beigbeder, rappresentante UNICEF del Bangladesh.

B.F.

 

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