CHHAUPADI: IN NEPAL UNA DONNA MUORE DOPO ESSERE STATA ESILIATA IN UNA CAPANNA DURANTE LE MESTRUAZIONI

In un remoto villaggio del Nepal, una donna è morta a causa di una controversa tradizione secondo cui le donne sono “esiliate” in una capanna per il periodo delle mestruazioni.

Si ritiene che la donna, di soli 21 anni, sia deceduta a causa dell’inalazione di fumi provocati da un piccolo focolare acceso per riscaldarsi.
Le temperature in Nepal possono scendere al di sotto dei 0°C nei mesi invernali, e le capanne sono scarsamente isolanti e non riscaldate.

Nelle aree rurali, l’antica tradizione indù Chhaupadi nasce dalla paura che le donne durante le mestruazioni, se rimanessero in casa, causerebbero l’ira degli dei, provocando morte e malattie tra i membri della famiglia o del bestiame.

Nonostante questa pratica sia stata bandita dalla Corte Suprema nel 2005, è ancora comune nei villaggi più remoti.

Sono state infatti registrate precedenti morti correlate all’esclusione mestruale.
Alcuni decessi sono stati attribuiti agli attacchi di animali selvatici, ma la causa più comune rimane l’inalazione di fumi derivati da incendi iniziati nel tentativo di riscaldarsi.

Sono ad oggi attivi diversi progetti per incoraggiare le famiglie a seguire pratiche più sicure, come ad esempio permettere alle donne di dormire in stanze appartate interne all’abitazione.
I progressi sono lenti, ma si spera che con una più profonda attenzione da parte del governo e l’attivazione di più campagne di sensibilizzazione, possano realizzarsi cambiamenti concreti.

Nessuna donna dovrebbe essere esiliata, e tanto meno morire, a causa del naturale ciclo mestruale.
Le mestruazioni non sono uno stigma.

 

B.F.

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