DONA IL SANGUE, DONALO ORA, DONALO SPESSO

14/06/2017 – Oggi è la Giornata mondiale del donatore di sangue.

I disastri naturali e gli incidenti sono eventi imprevedibili. Ogni calamità può colpire un numero più o meno elevato di persone, ma spesso, molte di queste hanno bisogno di sangue. Cosa fare?

“Non aspettare che un incidente avvenga. Dona il sangue. Donalo ora. Donalo spesso” è questo lo slogan della campagna 2017 promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in favore della donazione di sangue, incentrata sulla donazione durante le emergenze.

Il sangue è una risorsa non sostituibile e rapidamente esauribile, che continua a non essere sufficiente per le necessità di tutti i pazienti. E’ quindi fondamentale per ogni paese poter contare su una raccolta di sangue costante e regolare.

Ogni anno, nel mondo, vengono raccolte oltre 112 milioni di donazioni di sangue. Oltre la metà provengono da Paesi ad alto reddito, dove vive complessivamente solo un quinto della popolazione mondiale. Il 30% delle donazioni mondiali proviene da donne.

I donatori possono essere su base volontaria (non retribuiti), familiari o conoscenti della persona che ha bisogno del sangue, oppure donatori pagati. Un approvvigionamento adeguato e affidabile di sangue può però essere garantito solo tramite una base solida di donatori regolari, volontari, non retribuiti. Questi donatori sono anche il gruppo più sicuro, quello che porta minore rischio di infezioni post-trasfusionali.

Nel mondo 74 paesi ottengono oltre il 90% delle loro riserve di sangue tramite donazioni su base volontaria, di questi 39 sono paesi a reddito elevato, 26 paesi a medio reddito e 9 sono paesi a basso reddito. D’altra parte, sono ancora molti i paesi del mondo in cui oltre il 50% delle donazioni viene retribuita o garantita da familiari/conoscenti al momento del bisogno.

E’ importante comunque sottolineare come negli ultimi anni si stia assistendo ad un aumento globale di donatori su base volontaria e ad una riduzione dei donatori su base retribuita.

Nei paesi a reddito elevato, i pazienti trasfusi appartengono più frequentemente al gruppo degli over 65 e le trasfusioni vengono effettuate soprattutto come terapia di supporto di caso di chirurgia cardiovascolare e poli-traumi, oltre che in pazienti affetti da patologie neoplastiche. Nei paesi a basso e medio reddito invece, il sangue è utilizzato soprattutto nella gestione delle complicanze post partum e degli stati di grave anemia infantile (fino al 65% delle trasfusioni sono effettuate in bambini con meno di cinque anni).

L’OMS raccomanda che il sangue proveniente da ogni donazione sia controllato per escludere la presenza di infezioni prima dell’uso. Lo screening per HIV, epatite B e C e sifilide dovrebbe essere ovunque obbligatorio. Tra i paesi che forniscono dati in merito, ve ne sono ancora 13 che non effettuano i test per 1 o più delle condizioni sopra elencate.

Hai tra i 18 e I 60 anni? Recati al centro trasfusionale più vicino a casa tua. Verrai sottoposto ad una visita per accertare il tuo stato di salute e la tua idoneità alla donazione.
“Dona il sangue, donalo ora, donalo spesso”.

 

                                                                                                                                                                          di L.D.

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