GIORNATA MONDIALE CONTRO L’ AIDS 2018: UNA SFIDA GLOBALE

Oggi 1 Dicembre è la giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome).
Lo slogan di questa giornata è “Ti riguarda“, un forte invito rivolto a tutti.

L’HIV (Human Immunodeficiency Virus) continua ad essere una delle principali sfide per la salute pubblica globale.
Ad oggi sono quasi 37 milioni le persone che convivono con l’HIV, e solo nel 2017 sono state 940.000 le persone morte per cause associate al virus.
Sempre nel 2017, sono solo il 59% degli adulti e il 52% dei bambini a ricevere la terapia antiretrovirale (ART), fondamentale al fine di ridurre i rischi della malattia.

Globalmente, la vittima maggiore è l’Africa, con 25.7 milioni di persone che vivono con l’HIV, rappresentando oltre i 2/3 del totale globale di nuove infezioni da HIV.

Tra il 2000 e il 2017, le nuove infezioni sono diminuite del 36% e i decessi correlati si sono ridotti del 38%, con ben 11.4 milioni di vite salvate grazie alla diffusione della terapia antiretrovirale.
Questo ambizioso traguardo è stato il risultato di grandi sforzi da parte dei programmi nazionali e internazionali, sostenuti dalla società civile e da partner per lo sviluppo.

E in Italia?
Nel 2017 in Italia sono stati registrati 3.443 nuovi casi di infezione da HIV, un dato in linea con la media europea. “L’incidenza (casi/popolazione) maggiore delle nuove diagnosi di HIV è nella fascia di età 25-29 anni, mentre la modalità di trasmissione principale è attraverso rapporti eterosessuali” dichiara il Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità.

La sfida però, non è ancora finita.
Soprattutto perché si stima che attualmente solo il 75% delle persone con HIV conoscano il loro stato.
La corretta sensibilizzazione, l’informazione, un’educazione efficace insieme al facile accesso agli strumenti diagnostici e terapeutici, sono le direzioni strategiche della battaglia globale contro l’HIV.

 

B.F.

One Reply to “GIORNATA MONDIALE CONTRO L’ AIDS 2018: UNA SFIDA GLOBALE”

  1. L’atteggiamento in italia su aids è lievemente mutato..proprio per le terapie antiretrovirali..quindi tutto è visto in modo più positivo…
    Mi permetto di ricordare 2 nuovi pazienti tipo..gli ultrasessantacinquenni che sia in italia che all’ estero effettuano turismo sessuale. E si comportano assai male..non utilizzando strumenti di prevenzione…
    Ed i nuovi pazienti immigrati..che però..almeno in italia vengono tutti o quasi tutti curati con scrupolo..grazie a reparti di malattie infettive molto agguerriti sul tema…
    Lo scoglio specie in Africa è sempre alta natalità in promiscuità di costumi sessuali e la prostituzione in asia ed Africa. Dovuta a turisti beceri che vengono dall’ Europa..grazie Beatrice..mai dormire

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