INQUINAMENTO DEI MARI: LE HAWAII PROIBISCONO LE CREME SOLARI NOCIVE PER I CORALLI

Il recente articolo del The New York Times ci informa che le Hawaii sono il primo stato a bandire ufficialmente l’uso di creme solari contenenti specifiche sostanze chimiche, ritenute dannose per le barriere coralline.
Più precisamente, la legislazione proibisce la vendita di filtri solari contenenti oxibenzone e octinoxate. Una volta rilasciati in acqua, in seguito alla balneazione, questi composti chimici contribuiscono allo sbiancamento dei coralli.
Non e’ certamente immediato il pensiero che un tuffo nel mare possa costituire un fattore di inquinamento.
Le stime indicano che circa 14.000 tonnellate di crema solare vengono depositate ogni anno negli oceani. Nel 2015 nella spiaggia di Trunk Bay delle Isole Vergini, il laboratorio ambientale Haereticus ha riscontrato oltre 6.000 chili di crema solare depositata sulla barriera corallina.
“Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a un graduale deterioramento delle barriere coralline nelle Hawaii. Molti fattori concorrono alla loro distruzione, tra cui El Niño, l’inquinamento locale, il turismo e lo sfruttamento eccessivo delle risorse”, ha affermato Craig Downs, Direttore di Haereticus.
Purtroppo, la nuova legislazione entrerà in vigore solo nel 2021.
Nel frattempo, molte infrastrutture e imprese stanno già esortando i visitatori a utilizzare filtri solari non nocivi, “Reef-Safe”, contenenti le dosi non inquinanti di ossido di zinco e biossido di titanio.
Esistono minacce impossibili da contrastare, ma se nutriamo la consapevolezza che una nostra piccola azione può contribuire a un risultato benefico per la nostra terra, allora perché non farla?
Rendiamoci abitanti costruttivi e non distruttivi.
B.F.

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