MALARIA: IN MALAWI INIZIA LA PRIMA IMMUNIZZAZIONE NAZIONALE

24 Aprile 2019 – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta che il Malawi è il primo paese a iniziare la campagna vaccinale contro la malaria.

Il vaccino, noto come Mosquirix, è stato sviluppato da GlaxoSmithKline e approvato dall’Agenzia Europea dei Medicinali nel 2015. Un precedente studio ha dimostrato un’efficacia del 30% circa nei bambini che ricevevano quattro dosi, ma tale protezione diminuiva nel tempo. Gli effetti collaterali riscontrati sono dolore, febbre e convulsioni.

Nonostante il limite di proteggere solo un terzo dei bambini immunizzati (e di conseguenza la futura difficolta’ di convincere i genitori a far vaccinare i figli con dosi ripetute di un vaccino che protegge solo una bassa percentuale di immunizzati per un periodo di tempo limitato) il vaccino ridurrà il numero di casi di malattia e soprattutto attenuerà le complicanze.

Bisogna considerare che la malaria, patologia parassitaria veicolata tramite zanzare, causa circa 435.000 morti ogni anno, la maggior parte di questi sono bambini sotto i 5 anni in Africa.

“È un vaccino imperfetto, ma ha il potenziale di salvare decine di migliaia di vite”, ha detto il prof. Alister Craig, rettore di scienze biologiche della Scuola di Medicina Tropicale di Liverpool. 
Il prof. Craig afferma che immunizzare i bambini, soprattutto i più vulnerabili e durante le stagioni delle piogge, in cui si registra il picco della malattia, potrebbe ridurre notevolmente il numero dei casi e di morti.

Pedro Alonso, direttore del programma per la malaria dell’OMS, ha dichiarato che simili programmi di vaccinazione inizieranno nelle prossime settimane anche in Kenya e in Ghana, con l’obiettivo di raggiungere circa 360.000 bambini nei tre paesi, ogni anno.

Anche Alonso riconosce che il vaccino è imperfetto, ma ha affermato che il mondo non può permettersi di aspettare un’opzione migliore. “Non sappiamo quanto tempo ci vorrà per sviluppare il vaccino di prossima generazione”, ha detto. “Potrebbero essere molti gli anni.”

Bisogna quindi agire perché è in crescita la resistenza ai farmaci antimalarici, le zanzare diventano più resistenti agli insetticidi e i finanziamenti per combattere la malattia si sono stabilizzati negli ultimi anni.

Speriamo però che questo sia solo l’inizio, per dare il via a sforzi di ricerca mirati, e che non ci siano interferenze o limitazioni sui finanziamenti di metodi meno costi e altrettanto efficaci, come l’uso di zanzariere e insetticidi.

B.A.

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