MONSANTO: ACCUSATO DI IGNORARE LA CANCEROGENICITA’ DEL GLIFOSATO

5 novembre – In un articolo, pubblicato su Politico, Simon Marks riporta gli aggiornamenti sulle accuse mosse verso la Monsato riguardo la cancerogenicità del glifosato.

Dalle ultime notizie emerge che l’agroindustriale statunitense Monsanto abbia chiesto alla Corte di ignorare i dati scientifici che evidenziano gli effetti avversi del glifosato sulla salute, chiedendo di prendere in esame studi attendibili.

Le accuse contro Monsanto erano state presentate al giudice Vince Chhabria, della Corte Distrettuale del Nord della California, da agricoltori che rivendicavano l’associazione tra l’uso dell’erbicida Roundup della Monsanto con la comparsa di cancro.

“Ci sono evidenze schiaccianti – epidemiologiche, tossicologiche – che l’esposizione a glifosato causi il linfoma non-Hodgkin”, hanno dichiarato gli avvocati dei querelanti.

Assistiti da otto esperti scientifici – tra cui Christopher Portier esperto dell’Organizzazione mondiale della sanità – gli avvocati dei querelanti hanno affermato che la Monsanto ha ingiustamente chiesto alla corte di “ignorare decine di risultati positivi” che attestano la cancerogenicità del glifosato. Il presidente del dipartimento di epidemiologia dell’Università della California, Beate Ritz, riporta un aumentato rischio di cancerogenicità per le persone esposte all’erbicida in 28 studi epidemiologici su 32.

Nonostante la decisione sulla sufficienza delle prove scientifiche di causalità tra glifosato e cancro non arriverà prima dell’inizio del prossimo anno, la vicenda e soprattutto i rumors correlati hanno attirato grande attenzione a Bruxelles. Infatti, dopo l’inserimento tra i documenti giudiziali dell’accusa, di un’email del 2015 di William F. Heydens, un esecutivo di Monsanto – in cui veniva chiamato a dirigere altri funzionari della Monsanto alla ricerca di “ghostwrite” o “scrittori ombra” per mettere nomi di accademici sulle carte in realtà scritte da Monsanto – i legislatori del gruppo socialista del Parlamento Europeo hanno chiesto un’indagine ufficiale sull’influenza che Monsanto ha esercitato sul processo di regolamentazione dei pesticidi nell’Unione Europea.

Gli sviluppi del caso sono quindi attentamente monitorati in Europa. Il 9 novembre gli esperti dovranno riunirsi a Bruxelles per votare in merito alla nuova proposta della Commissione Europea di rinnovare a cinque anni la licenza di uso del glifosato nell’Unione. La Francia sostiene che il glifosato debba essere eliminato, mentre la Germania ha esteso la sua licenza per soli tre anni, nonostante i numerosi organismi di regolamentazione confermino la sicurezza della sostanza.

Non resta che attendere gli sviluppi della vicenda.

B.A.

Foto: John Thys/AFP via Getty Images

 

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