OMS: “Raggiunto l’obiettivo del millennio per la lotta alla tubercolosi”

Nel rapporto annuale sulla situazione globale della tubercolosi nel mondo appena pubblicato  (17 Ottobre 2012) (http://www.who.int/tb/en/), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che vi siano stati 8,7 milioni di nuovi casi e 1.4 milioni di morti nel 2011 e che l’incidenza della malattia continui a diminuire, seppur al ritmo lento di 2% all’anno. Piu’ rapido è il calo della mortalità che è scesa del 41% rispetto al 1990. Di conseguenza, l’obiettivo per il 2015 dell’MDG-6 relativo alla lotta alla tubercolosi è stato raggiunto in anticipo, ma l’eliminazione della malattia quale grave rischio alla salute pubblica mondiale rimane lontana a causa di una troppo lenta riduzione dell’incidenza annuale. Inoltre, la tubercolosi rappresenta una delle tre principali cause di mortalità tra le donne, con mezzo milione di morti all’anno, e la piu’ importante causa di morti tra le persone HIV-positive. Gli sforzi del controllo a partire dal 1995, anno di introduzione della strategia essenziale dell’OMS, sono risultati in 51 milioni di casi curati e 20 milioni di vite salvate, rendendo gli interventi contro la tuberculosi una delle strategie di salute pubblica piu’ costo-efficaci. Allo stesso tempo, il rapporto 2012 informa anche circa le innovazioni. Il nuovo test diagnostico rapido per malattia e farmaco-resistenza che l’OMS sta promuovendo dall’inizio del 2011 è ora disponibile in ben 67 Paesi in via di sviluppo, a seguito di uno sforzo internazionale di trasferimento di tecnologia senza precedenti. Nel 2013, inoltre, molto probabilmente saranno approvati due nuovi farmaci antitubercolari. Quindi, da un lato, il rapporto globale mostra il progresso nella lotta contro la tubercolosi nel mondo e l’emergere di innovazioni scientifiche. Dall’altro lato, il rapporto rivela un deficit finanziario che si aggira su 3 miliardi di US$ degli 8 miliardi reputati necessari (di cui la stragrande maggioranza sono messi a disposizione dagli stessi governi dei Paesi endemici nella forma sia di sostegno ai sistemi e servizi sanitari generali che di misure piu’ specifiche). A questo deficit si aggiunge quello relativo alla ricerca considerato di circa 1,4 miliardi di US$ sui 2 miliardi necessari. Il rapporto 2012 sottolinea come la lotta alla tubercolosi nel mondo sia finanziata in gran parte da fonti domestiche, grazie a investimenti seri specie nei Paesi a PIL medio o medio-basso: ad esempio, nel caso dei BRICS, il 95% dei finanziamenti è interno e questo è davvero un progresso poiché la sostenibilità è possibile. Tuttavia, nei Paesi piu’ poveri di Africa e Asia, la dipendenza da fonti esterne è ancora elevata, con oltre il 50% dei fondi di provenienza internazionale, di cui il 90% origina dal Fondo Mondiale.

I media hanno dedicato centinaia di articoli alla situazione globale a seguito del lancio del rapporto 2012. Tra quelli: Wall Street Journal , Washington Post, ReutersLa Repubblica, Agence France Press, Science. (MR)

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