SUGAR TAX: LA RIVOLUZIONE DELLO ZUCCHERO DI #ILFATTOALIMENTARE

18 Dicembre – La redazione diSaluteglobale.it aderisce alla lettera di Il Fatto Alimentare indirizzata al Ministero della Salute, che invita all’introduzione della sugar tax1  e a politiche che regolino le pubblicitàdi bevande e alimenti rivolte a bambini e adolescenti.

In considerazione del fatto che: l’assunzione regolare dibevande e di cibi ad elevato contenuto di zuccheri aggiunti aumenti il rischiodi sovrappeso, obesità e malattie correlate ad una cattiva alimentazione – diabete di tipo 2, malattie cardiache –  e che l’obesità sia ormai diventata una vera epidemia – il tasso di obesità ètriplicato dal 1975, con oltre 1.9 miliardi di adulti (39%) in sovrappeso, dicui oltre 650 milioni (13%) obesi e 41 milioni di bambini sotto i 5 anni insovrappeso o obesi – Saluteglobale.it aderisce alla campagna Sugar tax di Il Fatto Alimentare.

Secondo i dati più attuali dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare dell’Istituto Superiore di Sanità, il consumo giornaliero di zuccheri semplici ammonta a circa 100 g al giorno – pari al 20,7% delle calorie assunte. Si tratta del doppio rispetto a quanto consigliato dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) – che raccomanda 50 g giornalieri di zuccheri aggiunti pari al 10% delle calorie quotidiane, specificando che un’ulteriore riduzione al di sotto del 5% o circa 25 gr (6 cucchiaini) al giorno fornirebbe maggiori benefici per la salute. 

In accordo al sistema di sorveglianza nazionale OKKIOalla salute del 2016, 3 bambini in età scolare su 10 sono in sovrappeso o obesi – il 21,3% dei bambini di 8-9 anni è in sovrappeso e il 9,3% è obeso. Il dato è confermato anche da un documento pubblicato nel giugno 2018 dal Joint Research Centre della Commissione europea, secondo il quale è in sovrappeso o obeso tra il 31 e il 35% dei bambini italiani di 11 anni. Questi numeri rappresentano un allarme, considerando che un bambino in sovrappeso tenderà ad esserlo anche in età adulta, con importanti conseguenze dirette sulla salute.

L’Italia è tra i primi paesi per il tasso di bambini obesi o in sovrappeso, superato solo da Grecia e Spagna.

L’introduzione della sugar tax può essere un primo passo per combattere in modo concreto questa emergenza sanitaria. Prendendo come modello il Soft Drinks Industry Levy inglese, si introdurrebbe una tassa progressiva fino al 20% per le bevande zuccherate in base alla quantità di zuccheri in esse contenuta erestrizioni alle pubblicità rivolte ai bambini con un profilo alimentare sbilanciato. In questa norma, è prevista una tassazione per le industrie, differenziando adeguatamente in base al tipo di prodotto e alle dimensioni dell’azienda, che producono tali prodotti al fine di coinvolgere anche il settore industriale in un’azione congiunta per il benessere della popolazione. La sugar tax andrebbe così ad incentivare le industrie a riformulare i prodotti riducendo la quantità di zucchero e scoraggiare l’acquisto da parte dei consumatori per via dei costi maggiori; vietare le pubblicità di cibo con troppi zuccheri, sale e grassi destinato ai bambini; adottare etichette a semaforo per informare meglio i consumatori sulla salubrità dei prodotti e favorire decisioni oculate; promuovere corsi di educazione all’alimentazione nelle scuole.

La norma ha già ottenuto risultati soddisfacenti nei paesi in cui è già stata introdotta – Gran Bretagna, Francia, Irlanda, Belgio,Portogallo, Finlandia, Ungheria, Messico, Cile.

Ogni paese dovrebbe perseguire azioni, politiche e impegni volte al benessere e alla salute dei propri cittadini.

1 La sugar tax è una tassa sulle bevande ad alto contenuto di zuccheri aggiunti, imposta dallo Stato alle aziende che producono o confezionano bibite zuccherate per scoraggiarne laproduzione e il consumo, in modo da

contrastare sovrappeso e obesità.

di B.A.

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