AMBIENTE E SALUTE: CHIAMATA IN DIFESA DELLA SALUTE GLOBALE DALL’INQUINAMENTO E DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO

13 Settembre – Si è svolto ieri a San Francisco il Global Climate and Health Forum, organizzato da Global Climate and Health Alliance, Health Care Without Harm, US Climate and Health Alliance, Global Health Group dell’Università della California di San Francisco (UCSF), e in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Sono state numerose le organizzazioni sanitarie che hanno partecipato, rappresentando oltre cinque milioni di medici, infermieri e professionisti della salute pubblica e 17.000 ospedali, provenienti da oltre 120 paesi.
Durante l’evento sono stati definiti gli impegni, che devono essere più incisivi, per affrontare i cambiamenti climatici, che rappresentano la più grande minaccia per la salute del 21° secolo.
Condividiamo di seguito in italiano quanto riportato da Global Climate and Health Alliance, partner di Saluteglobale.it:
Gli impegni annunciati al Forum comprendono sforzi da parte di ospedali, medici, infermieri e operatori sanitari ad intraprendere azioni significative per proteggere la salute pubblica dai cambiamenti climatici. Tra questi c’erano oltre 176 istituti di assistenza sanitaria che rappresentano 17.000 ospedali e centri sanitari in 26 paesi che si stanno impegnando a ridurre le emissioni di carbonio di oltre 16 milioni di tonnellate all’anno – che equivale alla chiusura di quattro centrali a carbone.
Oltre 1.200 di questi ospedali, sia nei paesi ad alto reddito che in quelli a medio e basso reddito, si prefiggono di utilizzare il 100% di elettricità rinnovabile. Più di 200 infermieri in 22 Stati degli Stati Uniti hanno lanciato il movimento, Nurses Climate Challenge, in cui si impegnano a educare e sviluppare soluzioni climatiche in ambito assistenziale e nella comunità. Inoltre, 24 importanti organizzazioni sanitarie negli Stati Uniti si sono unite alla coalizione “We Are Still In” (WASI), aggiungendo una voce in ambito sanitario al messaggio che gli Stati Uniti sono ancora impegnati nell’Accordo di Parigi.
“Ogni respiro conta e tutti abbiamo un diritto inalienabile alla vita su un pianeta sano. È assolutamente fondamentale che la voce e la prospettiva del settore sanitario sull’azione per il clima siano sentite chiaramente dal pubblico e a tutti i livelli governativi”, ha affermato Christiana Figueres, ex segretario esecutivo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e convocatrice della Mission2020.
È stata approvata inoltre, da oltre 50 organizzazioni di tutto il mondo, tra cui anche Saluteglobale.it, la Call to Action. Quest’ultima delinea 10 azioni prioritarie che proteggeranno in modo significativo le vite e miglioreranno la salute delle persone nell’era dei cambiamenti climatici:
1. Soddisfare e rafforzare gli impegni previsti dall’accordo di Parigi.
2. Passaggio dall’uso di carbone, petrolio e gas naturale a energia pulita, sicura e rinnovabile.
3. Passaggio a sistemi di trasporto a zero emissioni con particolare attenzione al trasporto attivo.
4. Costruire sistemi alimentari e agricoli locali, sani e sostenibili.
5. Investire in politiche che sostengano una transizione giusta per i lavoratori e le comunità colpite negativamente dal passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio.
6. Garantire l’uguaglianza di genere nell’azione per il clima.
7. Appello del settore sanitario nella richiesta di azione per il clima.
8. Incorporare soluzioni climatiche in tutti i sistemi sanitari e di sanità pubblica.
9. Costruire comunità resilienti di fronte ai cambiamenti climatici.
10. Investire in clima e salute.

Il cambiamento climatico minaccia di annullare decenni di miglioramenti in termini di salute e sviluppo. Gli eventi climatici, specialmente quelli estremi, hanno causato migliaia di morti e oltre 200 milioni di sfollati tra il 2008 e il 2015; l’inquinamento atmosferico, il principale motore del cambiamento climatico, causa oltre 7 milioni di morti nel 2016; le malattie trasmesse da vettori si stanno diffondendo in nuove zone del mondo; i sistemi agricolo, alimentare e idrico, da cui dipendiamo per la nostra sopravvivenza, sono minacciati; e la siccità, le inondazioni e gli incendi stanno aumentando in frequenza e gravità.

L’azione per il clima nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’uso del suolo, dell’agricoltura e di altri settori eviterebbe milioni di morti prevenibili ogni anno. Passando alle energie rinnovabili, alla produzione e alle diete alimentari sostenibili, ai trasporti attivi e alle città verdi si ridurrà l’inquinamento climatico e si ridurrà l’incidenza di malattie trasmissibili e non trasmissibili, si migliorerà la salute mentale e si otterranno significativi risparmi sui costi dell’assistenza sanitaria.

“Il cambiamento climatico è la più grande minaccia del 21° secolo e il settore sanitario deve aprire la strada per chiedere ai responsabili politici locali, nazionali e globali di agire subito per ridurre significativamente l’inquinamento climatico e costruire la resilienza climatica”, ha detto la dott.ssa Maria Neira, direttore del Dipartimento di salute pubblica, ambiente e determinanti sociali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Con le politiche e gli investimenti giusti oggi, abbiamo l’opportunità di realizzare la nostra visione di persone sane, in luoghi sani, su un pianeta sano”.

Di seguito il link che rimanda alla Call to Action:

https://www.globalclimateandhealthforum.org/call-to-action/

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