ASSISTENZA SANITARIA: SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI NEI PAESI A BASSO E MEDIO REDDITO

Si sente dire spesso che i servizi privati offrono una migliore qualità dell’assistenza sanitaria rispetto a quelli pubblici nei paesi a reddito basso e medio. Una revisione sistematica appena pubblicata su PLoS Medicine cerca di verificare questa ipotesi (http://www.plosmedicine.org/article/info:doi%2F10.1371%2Fjournal.pmed.1001244). Gli autori hanno selezionato 102 articoli su 1178 potenzialmente rilevanti, pubblicati tra il 01/01/1980 e il 31/08/2011 e citati in 8 banche dati, e li hanno analizzati in termini di accessibilità, risposta, qualità, risultati, trasparenza, equità ed efficienza dei servizi.

I risultati sono abbastanza chiari. I servizi privati sembrano avere standard di qualità inferiori e peggiori risultati di salute, ma rispondono in tempi più brevi ed offrono migliore ospitalità. L’efficienza tende ad essere più bassa nel settore privato, in parte a causa dell’abuso di esami e trattamenti non necessari. Il settore pubblico soffre più spesso di scarsità di attrezzature, farmaci e personale qualificato. Quando i servizi privati includono operatori non qualificati, l’accesso è maggiore a questi servizi; se però si escludono quegli operatori, l’accesso è maggiore al settore pubblico. Quando questo settore soffre di tagli al finanziamento, fondi e personale sono dirottati al settore privato, con relativa diminuzione dell’erogazione di servizi da parte del pubblico.

In conclusione, non è vero che i servizi privati offrano migliore assistenza, soprattutto se quelli pubblici sono adeguatamente finanziati. (AC)

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