COVID-19: la prevenzione in gravidanza e allattamento

Quali sono le evidenze scientifiche in merito all’infezione Covid-19 e durante la gravidanza e allattamento?

Le donne in stato di gravidanza presentano un rischio maggiore di incorrere in infezioni delle vie respiratorie dunque è fondamentale mettere in pratica le norme di prevenzione della trasmissione dell’infezione. Dai dati epidemiologici raccolti fino ad oggi, emerge che buona parte delle donne in gravidanza affette da COVID-19 manifesta dei sintomi simil-influenzali lievi o moderati, inoltre sono stati segnalati dei casi sporadici che hanno sviluppato rapidamente un quadro clinico che richiedeva cure sub intensive. Alla luce di questo è importante non trascurare i sintomi delle malattie respiratorie e rivolgersi tempestivamente al medico per un’attenta valutazione.

Attualmente è noto che non avvenga la trasmissione del virus in gravidanza dalla madre al feto e pertanto non ci sono indicazioni a eseguire un taglio cesareo elettivo nelle donne affette da infezione COVID-19. Non ci sono evidenze che l’epidurale, l’analgesia spinale o l’anestesia generale siano controindicate in presenza di infezione da Coronavirus.

Il virus, ad oggi, non è stato rilevato nel latte materno di donne infette. Sia l’OMS e il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists si dichiarano a favore dell’allattamento al seno perché i benefici superano il potenziale rischio di contagio. Poiché il principale rischio di trasmissione è legato a tosse o starnuti della madre durante l’allattamento, sono raccomandate le misure di prevenzione come il lavaggio delle mani prima e dopo la poppata, l’utilizzo di una mascherina, pulire e disinfettare le superfici con le quali si entra in contatto, evitare di tossire o starnutire durante il contatto ravvicinato con il neonato. Gli autori raccomandano una discussione tra i neogenitori e il team maternità sui rischi/ benefici dell’allattamento.

Nel caso in cui la madre e il bambino debbano essere tenuti separati, è consigliato l’uso del latte materno spremuto, il quale non deve essere pastorizzato poiché non rappresenta un veicolo d’infezione. In tale situazione L’OMS include nelle possibilità di alimentazione anche la rilattazione e l’uso di latte derivato  dalla Banca del Latte Umano Donato.

Concludo con l’evidenziare di come, in questo contesto storico, sia importante che l’assistenza ostetrica si affianchi più forte alla famiglia supportando il ruolo genitoriale e la corretta informazione.

Francesca Femia

https://www.rcog.org.uk/globalassets/documents/guidelines/2020-03-28-covid19-pregnancy-guidance.pdf

https://www.who.int/news-room/q-a-detail/q-a-on-covid-19-pregnancy-childbirth-and-breastfeeding

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gravidanza-parto-allattamento-26-3-20


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