HEALTH IN THE CITIES: UNA SFIDA PER LA SALUTE GLOBALE

19 dicembre 2017- Come riportato dal sito del Ministero della Salute italiano, la scorsa settimana si è tenuto a Roma un evento molto importante: Health in the Cities, un’occasione di approfondimento sul tema della salute nelle città.
Una delle molte sfide per la salute globale, all’interno del panorama dei cambiamenti climatici, dell’invecchiamento della popolazione, delle migrazioni e della crescita delle diseguaglianze sociali.
Tale giornata è stata voluta dal Ministero della Salute come prosecuzione ideale dei temi del G7 salute svoltosi a Milano il 5 e 6 novembre scorsi, con la partecipazione dei Sindaci delle città italiane, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dei seguenti esperti internazionali che si sono susseguiti nei diversi interventi:
Zsuzsanna Jakab ( Regional Director for Europe dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Ann Aerts (M.D., Head of the Novartis Foundation)
Antonio Decaro (President, ANCI)
Simona Arletti (President Italian Network, Healthy Cities, WHO)
Antonio Gaudioso (Secretary General, Cittadinanzattiva and EU Citizen’s Network)
Ranieri Guerra (Assistant Director General, WHO)
Andy Haines (Professor of Public Health and Primary Care, London School of Hygiene and Tropical Medicine)
Christoph Hamelmann (Head of European Office for Investment for Health and Development, WHO)
Furio Honsell (Vice President of Italian Healthy Cities)
Andrea Lenzi (Coordinator, Health City Think Tank)
Niels Lund (Vice President, Health Advocacy Corporate Affairs Novo Nordisk)
David Napier (Professor of Anthropology, University College of London)
Roberto Pella (Vicar Vice President, ANCI – National Association of Italian Municipalities and EU Committee of Regions)
Francesco Scopesi (VP & General Manager, Shire Italy), Ketty Vaccaro (Director Welfare and Health, CENSIS Foundation)
Stefano Vella (Director of Center for Global Health – ISS
I temi dell’evento sono stati:
• I determinanti della salute nel contesto urbano per uno sviluppo sostenibile
• Agire sui determinanti sociali della salute nelle città
• Il Climate Change e gli impatti sulla salute nelle città
• Strategie e good practices nei settori rilevanti per la salute dei cittadini

Particolarmente interessante è stata la proclamazione della cosiddetta Urban Health Rome Declaration, un importante documento finalizzato alla definizione di strategie e linee d’azione per migliorare la salute nelle città. La salute, quindi, come definito dall’OMS, viene concepita non come “bene individuale” ma quale “bene comune” chiamando tutti i cittadini all’etica e all’osservanza delle regole di convivenza civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco. La salute come bene comune diviene dunque un obiettivo da perseguire sia da parte dei cittadini, sia dei sindaci e degli amministratori locali, garanti di una sanità equa e promotori di una salute della collettività. 
Sulla linea di queste premesse, nella Urban Health Rome Declaration sono definiti 15 obiettivi che ci impegna di perseguire: 
                 1.Riconoscere ad a ogni cittadino il diritto ad una vita sana ed integrata nel proprio contesto urbano e la salute dei cittadini come fulcro di tutte le politiche urbane. 
                 2.Le amministrazioni devono impegnarsi nella promozione della salute dei cittadini, studiando e monitorando i determinanti della salute specifici del proprio contesto urbano, facendo leva sui punti di forza delle città e riducendo drasticamente i rischi per la salute.  
                 3.Invitare le Istituzioni sanitarie e i Sindaci ad assicurare un alto livello di alfabetizzazione (Health Literacy) e di accessibilità  all’informazione sanitaria per tutti i cittadini, aumentando il grado di autoconsapevolezza. 
                 4.Rilevare la necessità di inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano. 
                 5.Incoraggiare ad attuare strategie per assicurare la promozione di stili di vita sani nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie. 
                6.Proporre l’attuazione di politiche d’incentivazione rivolte alle imprese socialmente responsabili che investano in sicurezza e prevenzione e che promuovano la salute negli ambienti di lavoro. 
                7.Esortare a promuovere una cultura alimentare appropriata, attraverso programmi dietetici mirati, prevenendo l’obesità , le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2. 
                8.Incoraggiare la creazione di iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili. 
                9.Richiamare l’attenzione sulla necessità  di ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo. 
                10.Incentivare le buone pratiche di salute, creando ad esempio  percorsi ciclo-pedonali per attività di running e walking, e promuovere  l’utilizzo degli spazi verdi pubblici attrezzati come “palestre a cielo aperto”. 
                11.Sollecitare le amministrazioni locali a sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale e alla creazione di una vita salutare.  
                12.Sottolineare l’urgenza di agire direttamente sui fattori ambientali e climatici per ridurre i rischi legati allo sviluppo di malattie correlate all’inquinamento atmosferico e ambientale. 
                13.Ribadire l’esigenza di considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio, quale priorità  per l’inclusione sociale nel contesto urbano. 
                 14. Rafforzare l’ alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti per studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini.  
                 15.Suggerire la creazione della figura dell’Health City Manager, in grado di guidare il processo di miglioramento della salute in ambito urbano, in sinergia con le amministrazioni locali e sanitarie.  

LG

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