I paesi africani perdono miliardi di dollari per formare personale sanitario che va ad operare nei paesi più ricchi

Secondo uno studio annunciato il 25 novembre dal British Medical Journal (BMJ) sul suo blog di breaking news, nove paesi africani – Etiopia, Kenya, Malawi, Nigeria, Sud Africa, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe – “hanno perso circa 2 miliardi di dollari di investimenti nella formazione dei propri medici che sono poi emigrati all’estero”. Le maggiori perdite economiche le hanno subite il Sud Africa e lo Zimbabwe. L’agenzia Reuters ha ripreso la notizia segnalando che i ricercatori, guidati da Edward Mills, titolare della cattedra di Salute Globale presso l’Università di Ottawa, hanno mostrato come l’Australia, il Canada, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti siano i paesi che maggiormente traggono vantaggio dal reclutare medici formati all’estero e hanno chiesto dunque ai paesi di destinazione di riconoscere questo squilibrio e investire maggiormente nella formazione e nello sviluppo dei sistemi sanitari nei paesi che perdono professionisti. Infine il Los Angeles Times nel suo blog “World Now” riprende l’informazione e scrive: “I ​​paesi ricchi che hanno risparmiato soldi per la formazione hanno un numero di medici inferiori alle loro necessità e coprono il divario importando personale”.

In un editoriale del BMJ, James Buchanan della Britannica Queen Margaret University in Gran Bretagna, sullo stesso tema ha sostenuto la necessità di un approccio di governo integrato e coerente che assicuri un maggiore allineamento in tema di politiche di aiuto, immigrazione, organi di regolamentazione e formazione nazionale di operatori delle professioni sanitarie.

(Fonte: Kaiser Daily Global Health Policy Report) La fotografia è stata tratta dal blog di Padre Renato Kizito Sesana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *