Le malattie non trasmissibili tra salute pubblica e interessi privati: l’affermarsi del modello multistakeholder

salute5_bassaChiara Di Girolamo, Alice Fabbri

“Preferirei essere malato di AIDS piuttosto che di diabete”. Con queste sconvolgenti parole pronunciate da un uomo cambogiano Deborah Co- hen, editor del British Medical Journal, apre un articolo sul tema delle malattie non trasmissibili svelando il paradosso che le caratterizza. Se da un lato tali patologie rappresentano ormai il principale carico di ma- lattia a livello globale e sono largamente responsabili delle crescenti disuguaglianze in salute, dall’altro ricevono ancora limitata attenzione e scarsi finanziamenti – soprattutto nei Paesi a risorse limitate – rispet- to alle più famose big three: AIDS, malaria e tubercolosi. Dai dati del Global Status Report on Non-Communicable Diseases si apprende in- fatti che “dei 57 milioni di decessi che si sono verificati a livello mon- diale nel 2008, 36 milioni – quasi due terzi – erano dovuti a malattie non trasmissibili, principalmente patologie cardiovascolari, tumori, diabete e malattie polmonari croniche”. Il rapporto sottolinea inoltre come il carico di malattie non trasmissibili stia crescendo più veloce- mente tra i Paesi a basso reddito; significativo in questo senso il fatto che in Africa Subsahariana le donne hanno una probabilità di morire o andare incontro a disabilità a causa di malattie non trasmissibili quattro volte maggiore rispetto alle donne che vivono in Paesi ad alto reddito.3
Questi dati contribuiscono a scardinare il luogo comune secondo il quale le malattie croniche sono tipiche dei Paesi ricchi e legate all’opu- lenza e al benessere, e richiamano l’attenzione sul fatto che i Paesi a basso reddito si trovano oggi ad affrontare il cosiddetto “doppio carico di malattia”, rappresentato da una critica combinazione di malattie tra- smissibili e non trasmissibili……. Leggi il seguito

Scarica il dodicesimo capitolo del 5º Rapporto dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale!

Di prossima uscita: “La Commissione su macroeconomia e salute”

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