MALARIA: CHI NE È AFFETTO PRODUCE UN ELISIR ATTRATTIVO PER LE ZANZARE

L’articolo pubblicato dalla London School of Hygine and Tropical Medicine, evidenzia che i bambini positivi al parassita Plasmodium, affetti cioè da malaria, producono distintivi odori, che esalati dalla cute, attraggono le zanzare vettore della malattia.
Questa affascinante strategia biologica, è uno dei motori della continua trasmissione attraverso la puntura di anopheles, da una persona infetta, ad una sana.
Lo studio condotto da London School of Hygiene & Tropical Medicine, Wageningen University & Research, Rothamsted Research, International Centre of Insect Physiology and Ecology, e Cardiff University, ha identificato per la prima volta un “impronta chimica” unica, fornendo solide basi per la ricerca diagnostica e di controllo.

La malaria è una malattia infettiva parassitaria, veicolata dalle zanzare del genere Anopheles.
La malattia causa circa mezzo milione di morti ogni anno, soprattutto nell’Africa Sub Sahariana.
La ricerca per il controllo della malaria è attiva, ma ad oggi sono sempre più necessari nuovi metodi, al fine di contrastare e curare una delle più grandi sfide per la salute globale.

Lo studio è stato condotto utilizzando i campioni di 56 bambini kenyoti, analizzati mediante gascromatografia, un metodo che separa e quantifica i diversi composti, per rivelare le differenze degli odori in base al numero di parassiti che i bambini avevano nel sangue.
Da questo campione è stata studiata la risposta delle zanzare Anopheles, collegando le antenne – che fungono da naso – a dei microelettrodi che misurano la risposta delle cellule nervose delle antenne, rivelandoci quindi quali sostanze chimiche sono attrattive per le zanzare.
L’elisir d’attrazione, prodotto in grandi quantità dai bambini affetti dalla malaria, è composto da diversi aldeidi.

“Questi risultati innovativi saranno fondamentali per lo sviluppo della ricerca sulla malaria. I prossimi passi saranno capire come i parassiti agiscono sull’odore a livello molecolare.
Un altro entusiasmante progresso sarà quello di sviluppare un nuovo tipo di test diagnostico per l’infezione della malaria, che rileva i principali biomarcatori chimici nell’odore umano associati all’infezione.
Immaginate, un giorno, un orologio intelligente che rileva le infezioni dal sudore, avvisandovi in tempo reale”  afferma il professor James Logan, ricercatore senior della London School of Hygiene & Tropical Medicine.

 

B.F.

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