MALARIA: NUOVI METODI DIAGNOSTICI GRAZIE AI CANI A CACCIA DI CALZINI

 

Lo studio condotto dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine evidenzia che i bambini positivi al parassita Plasmodium, affetti cioè da malaria, producono specifici odori, che esalati dalla cute, attraggono le zanzare vettore della malattia.
Questa affascinante strategia biologica, è uno dei motori della continua trasmissione attraverso la puntura di anopheles, da una persona infetta, ad una sana.

La ricerca ha identificato per la prima volta un’ “impronta chimica” unica, fornendo solide basi per la ricerca diagnostica e di controllo.

La malaria è una malattia infettiva parassitaria, veicolata dalle zanzare del genere Anopheles.
La malattia causa circa mezzo milione di morti ogni anno, soprattutto nell’Africa Sub Sahariana.
La ricerca per il controllo della malaria è attiva, ma ad oggi sono sempre più necessari nuovi metodi, al fine di contrastare e curare una delle più grandi sfide per la salute globale.

Ora, nuovi studi condotti dal National Malaria Control Program Gambia, Unità del Consiglio di ricerca medica Gambia, Università di Durham, London School of Hygiene & Tropical Medicine e l’Università di Dundee hanno dimostrando come cani addestrati riescano a fiutare le caratteristiche esalazioni prodotte da chi è affetto da malaria.
Quale metodo più efficace per attrarre i nostri amici a quattro zampe?
I calzini, senza ombra di dubbio, indossati durante la notte dai 175 bambini campione provenienti dalla regione Upper, in Gambia.
Solo nella prima fase dello studio, i cani – il labrador Sally, il labrador/golden retriver Lexi e lo springer spaniel Freya – sono riusciti a identificare correttamente il 70% dei campioni positivi.

I ricercatori si mostrano entusiasti e positivi sulla possibilità di migliorare la specificità e efficacia delle prestazioni. L’obiettivo è quello di utilizzare i cani addestrati per testare intere comunità in un breve lasso di tempo, identificando la malattia anche nella fase asintomatica.

 

B.F.

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