MALNUTRIZIONE: PER COMBATTERE LA FAME BISOGNA EMANCIPARE LE DONNE INDIGENE

18 gennaio – La chiave per combattere la fame e la povertà estrema è l’emancipazione delle donne indigene, che hanno tassi di malnutrizione più elevati rispetto a qualsiasi altro gruppo sociale, guadagnano mediamente molto meno degli uomini e hanno il minimo accesso all’assistenza sanitaria e alla vita politica.

“Le donne indigene affrontano una tripla discriminazione – povertà, genere ed etnia, sia all’interno che all’esterno delle loro comunità – ciò le rende altamente vulnerabili”, ha dichiarato Jose Graziano da Silva, direttore generale dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), al Forum sulle donne indigene in Città del Messico.

Circa il 5% della popolazione mondiale e il 15% dei più poveri del mondo, ovvero 370 milioni di persone, sono indigeni. Nell’America Latina e nella regione dei Caraibi, il 15% dei circa 45 milioni di popoli indigeni si trova ad affrontare l’insicurezza e l’estrema povertà.

“La loro emancipazione sociale ed economica non è solo un modo eccellente per sostenerli, ma una condizione necessaria per sradicare la fame e la malnutrizione nelle loro comunità”, ha sottolineato il Dr. da Silva.

B.A.

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