SDG: A CHE PUNTO SIAMO?

17/09/2017 – “Nessuno deve essere lasciato indietro” è il motto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), il programma internazionale di sviluppo adottato formalmente dall’ONU e dagli stati membri nel settembre 2015. Gli SDGs includono numerose aree di intervento, che vanno dall’ambito socio-sanitario a quello ambientale.

Il 12 settembre è stato pubblicato uno studio su The Lancet, che mette in luce la progressione dei vari paesi verso i traguardi degli SDGs.

Per una misurazione univoca, ogni paese è stato valutato con un metodo standardizzato che include 37 indicatori, anno per anno, dal 1990 al 2016. Per ogni indicatore é stato assegnato un punteggio da 1 a 100; è stata poi fatta una media dei vari punteggi per assegnare il punteggio totale. In base al trend di sviluppo di ogni paese, è stata fatta una proiezione del punteggio che verrà presumibilmente ottenuto nel 2030.

Globalmente, il punteggio medio ottenuto nel 2016 è stato di 56.7, con marcate differenze da paese a paese. I paesi con il punteggio piú alto sono stati Singapore (86,8), Islanda (86,0) e Svezia (85,6). I paesi con il punteggio piú basso sono stati Afghanistan (10,9), Repubblica Centrafricana (11,0) e Somalia (11,3). L’Italia si è classificata al 14esimo posto, con un punteggio di 78, sopra a Danimarca, Belgio, Spagna, Francia e USA.

Complessivamente, invece, la proiezione dei risultati mostra che in alcune zone, come l’America Latina e i paesi Caraibici, si raggiungeranno un numero elevato di traguardi, in ambiti come la copertura vaccinale e l’inquinamento domestico. Il 40% dei paesi dell’Asia meridionale registrerà una riduzione dell’incidenza di Malaria al di sotto di 0,005 casi per mille abitanti, l’80% raggiungerá l’obiettivo di riduzione della mortalità infantile ad un massimo di 25 su 1000, mentre il 60% raggiungerà quello di riduzione della mortalità neonatale ad al massimo 12 ogni 1000 nati vivi. Dei 24 indicatori inerenti la salute pubblica, una media di 5 traguardi verrà raggiunta da ogni paese nel 2030, ma nessun paese ne raggiungerà più di 13. Si prevede che 18 paesi raggiungeranno almeno 10 obiettivi, mentre 31 paesi (tra cui l’Italia) ne raggiungeranno solo 8 o 9. All’altro capo della classifica troviamo 44 paesi (piú del 20% del totale, la maggior parte dei quali in Africa Sub-Sahariana e Asia meridionale) che presumibilmente raggiungeranno meno di due traguardi.

In conclusione, molti stati, specialmente fra i paesi a basso reddito, stanno incontrando difficoltà nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In questa fase iniziale, comunque, c’è ancora la possibilità di correggere la rotta. Per realizzare il programma articolato e ambizioso dell’Agenda globale 2030 e raggiungere gli obiettivi, sono essenziali un impegno multisettoriale e grossi investimenti per rendere gli SDG alla portata di tutti.

M.A.

 

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