OMS: LANCIA L’ALLARME SUI MEDICINALI CONTRAFFATTI

1 DICEMBRE 2017 – l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sollecita i governi ad attivarsi per arginare la diffusione di prodotti medici di qualità inferiore alla media o falsificati nei paesi in via di sviluppo (comunicato stampa)

In concomitanza con la presentazione del primo rapporto del Sistema di Sorveglianza e Monitoraggio Globale l’OMS ha pubblicato una ricerca che stima un tasso di fallimento del 10,5% di tutti i prodotti medici utilizzati nei paesi a basso e medio reddito.

Lo studio dell’OMS – basato su oltre 100 articoli scientifici riguardanti indagini di qualità medica, condotta in 88 paesi a basso e medio reddito, coinvolgendo 48.000 campioni di medicinali –  stima che 1 prodotto su 10, non assolva allo scopo terapeutico per il quale vene prescritto. Il fenomeno oltre a rappresentare uno spreco per i sistemi sanitari che acquistano i prodotti, costituisce un serio pericolo per la salute delle persone che li assumono.

Dal 2013, l’OMS ha ricevuto 1500 segnalazioni di prodotti scadenti o contraffatti. Di questi, gli antimalarici e gli antibiotici sono i più comunemente riportati. La maggior parte delle segnalazioni (42%) proviene dall’Africa, il 21% delle Americhe e il 21% dall’Europa e non riguardano solo farmaci di alto valore o marchi noti, delineando una situazione uniforme tra prodotti generici e brevettati.

Sulla base di queste stime l’Università di Edimburgo ha sviluppato un esercizio di modellizzazione per valutare l’impatto globale del fenomeno dal quale è emerso che, ogni anno, dai 72000 ai 169000 bambini potrebbero morire di polmonite a causa di antibiotici scadenti o falsificati. Un secondo modello, realizzato dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine, stima che annualmente circa 11600 ulteriori morti per malaria potrebbero essere determinate, da antimalarici scadenti o falsificati nell’Africa sub-sahariana.

I prodotti medici scadenti raggiungono i pazienti quando gli strumenti e la capacità tecnica per applicare gli standard di qualità nella produzione, fornitura e distribuzione sono limitati. I prodotti falsificati, infatti, si diffondono soprattutto nei paesi in cui la regolamentazione e la governance risultano inadeguate e i grossisti, i distributori, venditori al dettaglio e gli operatori sanitari agiscono in modo non etico. Un’alta percentuale di casi segnalati all’OMS si verificano inoltre in paesi con accesso limitato a prodotti medici.

“I medicinali scadenti e falsificati colpiscono in particolare le comunità più vulnerabili”, afferma il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus –  direttore generale dell’OMS – che aggiunge “si pensi a una madre che rinuncia al cibo o ad altri bisogni fondamentali per pagare il trattamento di suo figlio, ignara che le medicine siano scadenti o contraffatte e che quel trattamento causi la morte del figlio. Questo è inaccettabile. I paesi hanno concordato misure a livello globale ed è ora di tradurle in azioni concrete”.

La globalizzazione sta rendendo più difficile la regolamentazione dei prodotti medici. Molti falsificatori fabbricano e stampano imballaggi in paesi diversi, spediscono componenti a destinazione finale dove vengono assemblati e distribuiti. A volte, società offshore e conti bancari sono stati utilizzati per facilitare la vendita di medicinali falsificati.

“La conclusione è che questo è un problema globale”, afferma la dott.ssa Mariângela Simão, vicedirettore generale per l’accesso ai medicinali, vaccini e prodotti farmaceutici presso l’OMS. “I paesi devono valutare la portata del problema e cooperare a livello regionale e globale per prevenire il traffico di questi prodotti e migliorare l’individuazione e la risposta”.

D.Z

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