OMS: TRA L’ELENCO DELLE MALATTIE PRIORITARIE COMPARE LA MALATTIA X

13 marzo ­­– L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato qualche giorno fa la revisione dell’elenco Blueprint delle malattie prioritarie. Il testo ha lo scopo di determinare quale siano le malattie e i patogeni da priorizzare nella ricerca e nello sviluppo, perché per il loro potenziale epidemico e l’insufficiente presenza di contromisure efficaci, hanno la capacità di porre a rischio la salute globale.

Tra le otto malattie inserite nella lista troviamo la Febbre emorragica della Congo-Crimea (CCHF), la Malattia del virus Ebola e del virus Marburg, la Febbre di Lassa, la Sindrome respiratoria del Medio Oriente-coronavirus (MERS-CoV) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS), le Malattie di Nipah e henipavirus, la Febbre della Rift Valley (RVF), lo Zika Virus e, quella che ha avuto maggiore risonanza mediatica, la Malattia X.

La malattia X rappresenta la consapevolezza che una grave epidemia potrebbe essere causata da un agente patogeno attualmente sconosciuto. Il Progetto di Ricerca e Sviluppo si impegnerà quindi ad una preparazione trasversale che sia rilevante anche per una “malattia X” sconosciuta. L’obiettivo pone un accento determinante sull’importanza della trasversalità sanitaria, cioè della standardizzazione di protocolli, metodi e mezzi universali, che possano essere adottati per più necessità.

È stato osservato che per molte delle malattie discusse, così come molte altre malattie con il potenziale di causare un’emergenza sanitaria, è necessario migliorare la diagnostica, sviluppare ricerca di base, nonché studi epidemiologici, entomologici o multidisciplinari.

Gli sforzi saranno anche indirizzati ad affrontare la resistenza antimicrobica attraverso specifiche iniziative internazionali e sarà inoltre necessario valutare e, laddove possibile, sviluppare contromisure per più malattie o per famiglie di agenti patogeni. Verrà quindi implementato l’approccio One Health, analizzando l’impatto dell’ambiente sulle malattie.

B.A.

Foto: © TheTelegraph 

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