SEGUIAMO LA TRADIZIONE: IL BILANCIO DEL 2021 NELLA SALUTE GLOBALE

Nell’ultimo giorno dell’anno è tradizione non solo mangiare le lenticchie.

Il 2021 volge ormai al termine e in attesa del 2022 è possibile fare un bilancio complessivo di quanto accaduto nel corso dell’annualità in procinto di concludersi, adottando il punto di vista della salute globale.

Se si volesse definire il 2021 con un’unica parola, probabilmente quest’ultima sarebbe “difficile”. Il 2021 è stato un anno complesso sotto diversi aspetti, segnato dalla pandemia e dagli eventi ambientali e dei cambiamenti climatici.

Con riferimento alla prima, si è assistito ad una progressiva cumulativa crescita del numero dei contagi, nonché dei decessi (triplicati dall’inizio dell’anno, divenendo oggi circa 5,3 milioni) mitigata anche grazie ai vaccini, che, in un arco temporale davvero breve hanno fatto la loro comparsa nello scenario sanitario globale a partire dai primi mesi del 2021. Se da un lato possiamo quindi spuntare una delle caselline dei traguardi grazie alla corsa scientifica, dall’altro però non possiamo non guardare al fallimento degli Stati e delle Organizzazioni Internazionali che non hanno saputo garantire una copertura equa della vaccinazione nel mondo, precludendo di fatto molti Paesi del diritto alla salute.  

Non solo mutazioni, contagi e decessi, la pandemia ha portato e porta tuttora con sé un insieme di effetti indiretti più o meno visibili, spesso poco attenzionati, soprattutto a livello mediatico: trattasi dell’aumento del numero di casi di malaria e dei decessi per tubercolosi, della crescita dei fenomeni di abuso di alcool (la cui vendita ha conosciuto un forte incremento nel corso del 2021) e di overdose da sostanze stupefacenti, della maggior diffusione dei crimini d’odio e degli omicidi.

Oltre alla lotta al virus, è stato necessario combattere (come tuttora si sta continuando a fare) contro un’altra battaglia, altrettanto pericolosa: quella della disinformazione, all’origine di molti fenomeni di protesta, sviluppatisi in molte città del continente europeo e di quello americano, che non di rado sono sfociati in veri e propri attacchi violenti.

Ma non c’è un’unica pandemia, se la intendiamo come fenomeno che coinvolge il mondo intero.

Il 2021 è stato segnato da una ripetuta serie di eventi meteorologici estremi, per la maggior parte legati al cambiamento climatico, i quali hanno causato la morte di più di mille persone, provocando oltre 150 miliardi di euro di danni.

L’uragano Ida in alcuni stati americani, le alluvioni in Europa, nella regione cinese dell’Henan, in Canada e in Australia, la tempesta di neve in Texas, il ciclone Yaas in India e Bangladesh, sono solo alcuni dei disastri che hanno colpito il Nord e il Sud del mondo nel corso del 2021.

Vi sono stati però anche degli eventi altrettanto significativi che hanno declinato il 2021 in positivo. Tra i principali, è possibile annoverare l’annuncio da parte della Global Polio Eradication Initiative di un nuovo piano per il contrasto della poliomielite, l’autorizzazione da parte dell’OMS all’utilizzo del nuovo vaccino contro la malaria RTS,S tra i bambini che vivono nelle aree geografiche considerate ad alta trasmissione, nonché la diminuzione del numero di consumatori di tabacco (sceso a 1,3 miliardi). Cina e El Salvador sono state certificate libere dalla malaria dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e il 16 dicembre è stata dichiarata finita la 13esima epidemia di ebola in Repubblica Democratica del Congo.

Rientra a pieno titolo nel novero delle buone notizie del 2021 anche la felice notizia condivisa da Marzia e Andrea, membri di SaluteGlobale.it della nascita delle loro rispettive figlie Eugenia ed Olivia.

Con l’occasione desideriamo augurare a tutti coloro che ci leggono un anno che possa essere sereno, entusiasmante e soprattutto equo.

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