Conclusa a Città del Capo la Terza Assemblea dei Popoli per la Salute

ImageCon cinque giorni di presentazioni e discussioni, la Terza Assemblea dei Popoli per la Salute tenutasi  a Città del Capo dal 6 all’11 luglio 2012, ha tracciato la mappa della continua espansione del pensiero neoliberista nei diversi paesi e continenti del mondo e il suo impatto sulle persone e gruppi più poveri e emarginati. Con più di 150 relazioni e testimonianze nelle sessioni e nei laboratori, e altri centinaia di workshop indipendenti, i rappresentati di molteplici paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America hanno ripetutamente denunciato le responsabilità delle grandi multinazionali nel mettere costantemente a rischio il diritto alla salute delle persone.

All’Assemblea tenutasi presso l’università di Western Cape – creata durante gli anni dell’apartheid  per gli studenti neri – hanno partecipato circa 800 delegati provenienti da 90 paesi. Mentre la crisi economica sembrerebbe aver influenzato negativamente la partecipazione dall’Europa, Asia e America Latina.  La presenza numerosa di gruppi africani molto attivi è stata una novità rispetto alle precedenti assemblee.

Un gruppo di guaritori tradizionali africani e latino americani hanno dato il via all’Assemblea con la cerimonia del Circolo dell’armonia. All’inaugurazione hanno parlato il Prof. David Sanders, responsabile del comitato organizzativo, e Aaron Motsoaledi, il ministro della sanità del Sud Africa.

Le testimonianze hanno raccontato della espansione delle nuove miniere, della promozione di prodotti come tabacco e alcolici, di attacchi alla sovranità alimentare, ai sistemi sanitari e ai farmaci generici, l’epidemia della privatizzazione,  la corsa delle industrie agroalimentari all’acquisto di interi territori nei paesi poveri e la crescente emarginazione e espropriazione delle terre dei gruppi indigeni e delle minoranze emarginate.

Alcune esperienze sono apparse in controtendenza rispetto a questo bollettino di guerra. Tra queste quelle della Tailandia, dove il governo ha scelto di privilegiare la sanità di base e l’accesso universale alla salute e quelle dei  paesi dove le comunità sono riuscite a mobilitarsi e porre resistenza agli  attacchi al diritto alla salute. Il dott. Wibulpolprasert della Tailandia ha concluso la sua presentazione con la frase, “Non è detto che perché siamo poveri, non possiamo avere la sanità di base basata sul concetto del accesso universale alla salute.”

L’Assemblea si è conclusa con una “Chiamata all’azione”, che sarà messa online per invitare commenti e suggestioni sul sito de Movimento dei Popoli per la Salute  (People Health Movement – PHM), prima di essere lanciata entro la fine di agosto 2012.

Alcuni video e newsletter della PHA3 sono già disponibili sul sito della PHM (http://www.phmovement.org/en/pha3/ ).(SD)

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