Una forte dicotomia sta caratterizzando l’America Latina: i tassi di denutrizione e obesità stanno aumentando nel Paese. La popolazione più vulnerabile non riesce a permettersi una dieta nutriente, soffrendo così di denutrizione, oppure è soggetta a una dieta sovrabbondante di scarsa qualità.
Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite rileva che il numero di persone che soffrono la fame in America Latina è cresciuto costantemente negli ultimi cinque anni, analizzando i dati fino al termine del 2019, prima dell’arrivo di SARS-CoV-2. Ma la disuguaglianza sociale ed economica che stava portando alla malnutrizione nella regione, dicono gli autori, è solo peggiorata durante la pandemia.
“È stato un anno molto difficile”, afferma Julio Berdegué, rappresentante regionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) che ha annunciato le tendenze nutrizionali in America Latina e nei Caraibi. “Se si verificheranno le proiezioni che abbiamo stimato sull’impatto della pandemia, corre il rischio di tornare ai livelli di malnutrizione degli anni ’90. Significa perdere 30 anni nella lotta contro la fame nella Regione.”
Secondo il rapporto, l’anno scorso quasi un terzo delle persone in America Latina ha sperimentato un’insicurezza alimentare grave o moderata. Il che significa che hanno dovuto razionare i pasti per porzioni e numero o sostituire ingredienti di qualità inferiore.
In una regione con la ricchezza agricola dell’America Latina, nessuno dovrebbe affrontare un’insicurezza alimentare.
“L’America Latina è uno dei principali esportatori di prodotti alimentari”, afferma Berdegué. La Regione produce il 23% delle esportazioni mondiali di agricoltura e pesca. Il Brasile è il più grande produttore mondiale di soia, Argentina e Cile vendono grandi quantità di frutta fresca negli Stati Uniti durante l’inverno dell’emisfero settentrionale ed entrambi si collocano tra i principali esportatori di vino al mondo, mentre il Messico è un forte esportatore di mais e grano.
Il problema della fame in America Latina non riguarda la mancanza di cibo.
“In America Latina c’è la fame, c’è l’insicurezza alimentare e c’è la malnutrizione a causa della mancanza di potere d’acquisto”, afferma Berdegué. “È perché milioni e milioni di famiglie non hanno i soldi necessari. La fame in America Latina è fondamentalmente un’espressione di povertà e disuguaglianza economica”.
Anche il problema dell’obesità nella regione è spesso concentrato tra le persone economicamente più vulnerabili, che spesso sono soggette al sovrappeso a causa di una dieta dominata da alimenti trasformati poco costosi e ricchi di calorie.
Il rapporto evidenzia che oltre 47 milioni di persone nella Regione sono in insicurezza alimentare, come se 1 abitante su 3 non ha accesso a cibo nutriente e sufficiente. Allo stesso tempo però sussite un problema di obesità. L’anno scorso, quasi il 60% degli adulti in America Latina e nei Caraibi era in sovrappeso, un dato del 20% maggiore rispetto alla media globale. I tassi maggiori sono riscontrati tra le donne, e il 7,5% della popolazione pediatrica in sovrappeso.
Un accento ancora più preoccupante se si analizza il sovrappeso e l’obesità come uno dei fattori di rischio per l’outcome da COVID-19.
Fonte: Goats and Soda
Interessante la ricerca delle cause di obesità nei paesi dell’ America Latina. E dello spreco delle umme se risorse ali.e.tari dj questi paesi, gestite da altri poteri forti