19 febbraio – Una recente ricerca pubblicata sulla rivista Nature dimostra che alcuni prodotti di uso quotidiano apparentemente “innocui” – saponi, detersivi e solventi – contribuiscono all’inquinamento atmosferico al pari e in misura addirittura maggiore dei combustibili fossili dei veicoli.

Secondo lo studio i prodotti chimici industriali e domestici contengono delle sostanze chimiche (tra cui ossido di azoto), in gran parte volatili, che una volta evaporate finiscono nell’aria, diventano delle particelle sospese e contribuiscono allo smog.

La ricerca ha raccolto un’enorme quantità di dati, anche di studi sperimentali, e ha analizzato campioni d’aria interni ed esterni. Si è basata su informazioni e dati riguardanti la composizione chimica dei prodotti chimici di uso quotidiano, raccolti nel California Air Resources Board.

Se i recenti interventi finalizzati a ridurre le emissioni di gas dei veicoli a motore stanno mostrando i primi benefici, questa ricerca potrebbe aprire un nuovo dibattito riguardo le modalità d’uso dei prodotti chimici industriali e domestici e le possibili soluzioni da mettere in campo per ridurne l’effetto nocivo sull’ambiente.

LG