L’ABUSO DI OPPIODI E’ UN PROBLEMA DI SALUTE GLOBALE

Un elemento importante nella lotta alla povertà globale è il miglioramento della salute globale.

Come spiega Health Poverty Action, la povertà è sia una causa che un effetto della cattiva salute. La povertà spesso impedisce agli indigenti di accedere a cure mediche adeguate, assistenza sanitaria di base, istruzione e informazioni sui rischi del consumo di droghe illecite.

Una cattiva salute può anche mettere questi individui in una situazione di stallo economico, lasciandoli incapaci di provvedere a se stessi o alle loro famiglie. Su scala più ampia, una cattiva salute può portare alla depressione economica a livello locale e persino nazionale.

Abuso di oppioidi: un problema globale

Uno dei problemi di salute globale più significativi che interessano sia i paesi ad alte risorse economiche, sia quelli a risorse limitate è la crisi globale degli oppioidi. Mentre molti pensano che la crisi degli oppioidi sia principalmente un problema che i paesi più ricchi devono affrontare, gli studi dimostrano che il numero di dipendenze da oppioidi in tutto il mondo è aumentato costantemente negli ultimi dieci anni. Secondo lo studio dell’U.N. Office on Drugs and Crime (UNODC), il tasso globale di consumo di droga è aumentato di quasi un terzo negli ultimi 10 anni. L’organizzazione attribuisce in parte ciò a un aumento del tasso di consumo di oppioidi in Africa, Asia, Europa e Nord America.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera la dipendenza da oppioidi un serio problema per la salute pubblica. L’OMS afferma che meno del 30% dei decessi correlati alla droga sono il risultato di farmaci non oppioidi. Solo nel 2017, ci sono stati quasi 115.000 decessi dovuti a overdose da oppioidi. Anche al di là del rischio di overdose, l’uso illecito di oppiacei aumenta la possibilità che un individuo contragga un’infezione trasmessa per via ematica, sia coinvolto in un incidente stradale o tenti il suicidio.

La combinazione di povertà e abuso di droghe tende a favorire un ciclo vizioso. Secondo il St. Joseph Institute for Addiction, la povertà spesso porta a maggiori sentimenti di stress e depressione, nonché difficoltà ad accedere al supporto sociale e all’assistenza sanitaria. A loro volta, la dipendenza e i disturbi da abuso di sostanze possono interferire con le prestazioni lavorative. Ciò può portare alla cessazione del rapporto di lavoro, che può rendere più difficile per l’individuo trovare un nuovo lavoro. Anche il costo delle droghe stesse può contribuire alla povertà, soprattutto quando la dipendenza progredisce e porta alla necessità di assumere più droga per soddisfare il desiderio.

La dipendenza da oppioidi e altre droghe non è un problema solo a livello socioeconomico, ma anche i fattori educativi, economici e geografici giocano tutti un ruolo significativo nella crisi globale degli oppioidi. Provenire da una casa a basso reddito o da una zona economicamente depressa o avere un accesso limitato all’istruzione sono tutti fattori che potrebbero aumentare il rischio di tossicodipendenza.

Di fronte a tale scenario risulta dunque necessario affrontare il problema su più livelli di intervento, stante la commistione di fattori educativi, socio-economici, geografici nel contribuire in modo più o meno rilevante alla cosiddetta crisi globale degli oppiacei.

Ben vengano quindi iniziative risolutive (per ora diffuse solo a livello nazionale o locale) come il programma Re-Employment, Support and Training for the Opioid-Related Epidemic (RESTORE), finalizzato al reinserimento nel mondo lavorativo di persone (donne in particolare) con problemi di dipendenza da sostanze, e l’attività (promossa nell’ambito di uno studio statunitense del 2018) di informazione e sensibilizzazione di medici e pazienti sull’utilizzo consapevole di oppiacei in campo terapeutico: due esempi di strategie mirate e basate su evidenze scientifiche in grado di svolgere un ruolo chiave nella lotta contro la crisi globale dell’abuso di oppiacei.

Rielaborato e riadattato dall’articolo di Marshal Kirk pubblicato in data 4 maggio 2021 (https://www.borgenmagazine.com/global-opioid-crisis/)

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