CLIMA E SALUTE: L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEMICO ANCHE DELLE MALATTIE RENALI

10 ottobre – Secondo un recente studio coordinato da Ziyad Al-Aly del Veterans Affairs St. Louis Health Care System, nel Missouri e pubblicato dal Journal of the American Society of Nephrology, l’inquinamento atmosferico costituirebbe un ulteriore fattore di rischio per l’ insorgenza delle malattie renali.
Nell’attività di ricerca, esaminando i dati raccolti in più di otto anni su quasi 2,5 milioni di veterani dall’Environmental Protection Agency (EPA), gli studiosi hanno analizzato gli effetti del particolato PM (ossia piccoli frammenti prodotti da combustibili e da altri processi industriali che possono raggiungere i polmoni). Elevati livelli di PM sono associati a malattie cardiache, ictus, diabete nonché ad una riduzione dell’aspettativa di vita.
Dai risultati è emerso che i veterani che vivono nelle contee con i più elevati livelli di PM hanno una maggiore probabilità di soffrire di ipertensione e diabete, entrambi fattori di rischio per malattie renali, così come per quelle cardiache.
Elevate concentrazioni di PM nell’aria sarebbero inoltre state associate ad un aumento del rischio di malattie renali in fase finale, in cui il trattamento si avvale della dialisi, in quanto il rene non è più in grado di filtrare correttamente il sangue.
Secondo Jennifer Bregg-Gresham, del Kidney Epidemiology and Cost Center dell’Università del Michigan “questi nuovi risultati confermano che oltre a colpire cuore e polmoni, alti livelli di inquinamento dell’aria possono aumentare i rischi anche a carico dei reni”.

Come è possibile proteggersi?
Secondo Bregg-Gresham per difendersi dall’inquinamento bisognerebbe indossare maschere di protezione, almeno nelle città più inquinate e dotarsi di filtri per l’aria nelle abitazioni.

Fonte: Reuters Health News

L.G.

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